Didattica inclusiva
Innovativi strumenti per apprendere con facilità:
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• sezioni e pagine speciali
• uso di font specifici
Per una didattica inclusiva
A cura di Raffaela Maggi, pedagogista clinico UNIPED (Unione Italiana Pedagogisti)
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) sono alunni che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà comportamentali ma anche disagio e svantaggio socioeconomico-linguistico-culturale e che dunque necessitano di “speciale attenzione”.
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la successiva Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 (entrambe del MIUR) suddividono i BES in tre aree specifiche:
- alunni con disabilità certificata secondo la Legge 104/92;
- alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA certificati con la Legge 170/2010);
- alunni con altri Bisogni Educativi Speciali, come svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
La normativa scolastica vigente invita tutte le scuole a mettere in atto, per studenti in difficoltà (temporanee o permanenti), il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti.
Compito essenziale dell’insegnante è infatti conoscere “come apprende” l’alunno e, per fare ciò, deve mettere in atto una “osservazione intenzionale e finalizzata” (Piaget) con lo scopo di pianificare i successivi interventi didattico-pedagogici individualizzati e personalizzati. In tale ambito, un valido supporto è offerto dai progetti Raffaello realizzati da esperti nel settore.
Per gli alunni con BES si possono mettere in atto, in genere, indicazioni e suggerimenti ripresi dalla Legge 170/2010 sui DSA.
È importante ricordare che:
- gli insegnanti devono consentire l’uso delle strategie compensative e svolgere un ruolo attivo, proponendo percorsi guidati finalizzati allo sviluppo dell’autonomia;
- lo studente non ha necessariamente bisogno sempre di “compensare”, ma se si decide di farlo occorre scegliere le modalità adattate alle sue esigenze;
- tutta la classe dovrebbe lavorare nelle stesse modalità per evitare che gli alunni con “speciale attenzione” si trovino a disagio;
- di particolare importanza sono tutti gli aspetti legati alle emozioni, all’affettività, allo spirito di gruppo e alla condivisione di momenti formali e informali della quotidianità didattica.